Videoterminali o Vdt: cosa sono, la disciplina vigente e i rischi per il videoterminalista.
I videoterminali (VDT), al giorno d’oggi, sono uno di quegli elementi di lavoro ( videoterminalista ) che non possono assolutamente mancare all’interno di un ambiente di lavoro.
Il videoterminale diventa lo strumento più importante di lavoro in ufficio e non solo.
I VDT sono presenti anche in tanti altri ambienti produttivi dove, piuttosto di frequente, i videoterminali vanno a integrarsi con delle funzionalità di controllo.
Come ad esempio flussi organizzativi e gestionali, ma anche postazioni di comando, in relazione a delle attività di progettazione.
Tutti coloro che lavorano a dei videoterminali sono soggetti a dei rischi, che sono legati non solo all’oggetto in questione, ma anche da tutto quello che è compreso nell’ambiente in cui deve essere presente il lavoratore.
Quindi, i rischi ai VDT per esempio elettrici possono derivare dalle periferiche, dal display e dai vari software installati all’interno del computer.
Quando si parla dell’ambiente si fa riferimento soprattutto alla postazione di lavoro ed anche a tutto ciò che si trova all’interno dell’ ufficio.
Proprio il rischio legato ai videoterminali, rappresenta uno di quei fattori che vengono disciplinati da parte del Decreto Legislativo sulla salute e sicurezza sul lavoro, ovvero il D. Lgs. 81 del 2008.
Usare in maniera sicura il videoterminale.
Tutti quei dipendenti che sono chiamati a lavorare al videoterminale, come detto, sono soggetti a una specifica categoria di rischi.
Nello specifico, si tratta soprattutto di eventi collegati al fatto di dover mantenere per lungo tempo una postura estremamente statica., di frequente seduta, oltre all’esigenza di tenere alta la concentrazione per lungo tempo sullo schermo.
Tra le fonti di rischio considerate maggiormente da parte della normativa di riferimento sui VDT, troviamo quelle che sono legate:
- alle caratteristiche della postazione di lavoro.
- In secondo luogo alle caratteristiche del videoterminale specifico.
- Infine alle caratteristiche dell’ambiente in cui è inserita la postazione di lavoro.
La fotografia riporta nel dettaglio come deve essere la postazione del videoterminalista al VDT.
Videoterminali e il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.
Come abbiamo detto in precedenza, il riferimento più importante per quanto riguarda i videoterminali è presente nel Decreto Legislativo 81 del 2008, ovvero il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, a cui sono state apportate diverse modifiche con il Decreto Legislativo 106 del 2009.
La prevenzione delle malattie professionali del videoterminalista, in riferimento ai videoterminali, mettono in risalto le problematiche legate alle posture incongrue al lavoro ed all ergonomica delle postazioni di lavoro.
È proprio il D.Lgs. 81 del 2008 ad aver dato una nuova definizione di lavoratore addetto al VDT, ovvero quel lavoratore che va a impiegare un’attrezzatura dotata di videoterminale, in maniera sistematica piuttosto che abituale, per 20 ore alla settimana.
È necessario nel computo tenere conto delle interruzioni previste dall’articolo 175 del d.lgs81/08.
Buona norma effettuare una pausa di 15 minuti ogni 120 minuti di applicazione continua al videoterminale.
È bene mettere in evidenza come anche i lavoratori videoterminalisti debbano svolgere una visita presso il Medico Competente aziendale.
L esame visivo del dipendente è il vison test ove viene appurata l accuratezza visiva del lavoratore.
Il medico può anche prescrivere una visita specialistica oculistica specialistica.
Egli ha il compito di dare l’idoneità o meno del dipendente rispetto alla mansione che andrà ad effettuare ogni giorno.
Ovvio è che tale evenienza è spesso rara.
Il rischio vdt: quali sono gli obblighi del datore di lavoro.
Il compito fondamentale che viene assegnato dalla normativa attualmente in vigore al datore di lavoro è il fatto di valutare tutti quei rischi legati alla sicurezza e alla salute dei lavoratori videoterminalisti.
In modo particolare, il datore di lavoro dovrà svolgere una valutazione in riferimento alle postazioni di lavoro.
Nello specifico a riguardo di tutti quei rischi che sono legati all’apparato visivo, ai problemi di natura posturale e all’affaticamento, sia di natura fisica che mentale.
Fondamentale valutare anche le condizioni di igiene dell’ambiente in cui si trova la postazione di lavoro.
Un buon microclima ed una illuminazione sono fondamentali per un lavoro al videoterminale in sicurezza.
Ricordiamo la periodica sanificazione degli impianti di condizionamento contro virus e batteri potenzialmente pericolosi per la salute delle persone (legionella– coronavisrus)
Tra gli altri obblighi che spettano al datore di lavoro troviamo quello di mettere in atto tutte quelle misure di prevenzione.
Esse servono a evitare il verificarsi di infortuni e malattie professionali già analizzate grazie alle valutazioni di cui sopra.
Quindi, le varie postazioni e ambienti di lavoro devono essere organizzati e predisposti rispettando i requisiti minimi .
Il testo unico salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sicurezza riporta all interno dell dell’allegato XXXIV le caratteristiche sopra citate.
Importante dire anche che il datore di lavoro tenga fede a un’attività specifica sia di formazione che di informazione.
L attività formativa è anche obbligatoria per legge.
Una buona postazione di lavoro deve necessariamente tenere in considerazione tutti gli aspetti legati al rischio vdt.
Il datore di lavoro ha quindi l obbligo di valutare all interno del documento di valutazione dei rischi (DVR) anche il rischio da videoterminali (VDT).