Scarpa antinfortunistica.
La scarpa antinfortunistica è un DPI utilizzato molto spesso azienda.
Trova la necessità di un suo utilizzo dalla sicurezza sul lavoro .
Infatti la sicurezza dei lavoratori è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione.
Deve essere rispettato in tutti i settori .
Per questa ragione è essenziale disporre di attrezzature che proteggano l’integrità dei lavoratori dalla testa ai piedi.
Per fare un esempio, circa il 27% degli infortuni sul lavoro si verifica agli arti inferiori.
Di questi, il 60% ai piedi.
Queste lesioni o incidenti ai piedi o alle dita dei piedi sono spesso causati dal mancato utilizzo di una protezione adeguata.
Ciò nonostante, possono essere evitati con l’uso di una scarpa antinfortunistica adeguata.
Cosa sono e a che cosa servono le scarpe antinfortunistiche?
Innanzitutto, bisogna distinguere tra le calzature professionali come ad esempio :
- gli zoccoli utilizzati nel settore sanitario,
- le calzature antinfortunistiche vere e proprie.
Una scarpa antinfortunistica è un dispositivo di protezione individuale (DPI).
È studiata per proteggere :
- il piede,
- le dita,
- in alcuni modelli anche la caviglia,
durante la giornata lavorativa.
Il suo utilizzo non è solo consigliato, ma in alcuni lavori è obbligatorio.
In quali lavori è obbligatorio indossarla ?
Brevemente in tutti i lavori in cui esiste il rischio di subire:
- tagli,
- forature,
- urti,
- scivolamenti,
- cadute,
- ustioni da sostanze chimiche o fuoco,
- schiacciamenti,
- scariche elettriche.
In tuti questi casi è obbligatorio l’uso di calzature di sicurezza.
Anche nei lavori che comportino la movimentazione di materiale pesante.
Alcuni esempi sono il settore edile, le fabbriche, i centri logistici o le miniere.
Insomma, una scarpa antinfortunistica riduce i rischi di lesioni come:
- abrasioni,
- tagli o amputazioni,
- distorsioni o fratture ai piedi.
Ma, a seconda dell’ambiente di lavoro in cui verrà utilizzata, dovrà avere alcune caratteristiche .
Perché?
Perché dovrà proteggere da rischi specifici.
Ad esempio, esistono sia scarpe che stivali antinfortunistici per una maggiore protezione della caviglia.
Infatti, ci sono tanti tipi di scarpe antinfortunistiche.
A che cosa servono?
Le calzature di protezione per uso generale sono destinate ad essere utilizzate in attività in cui il lavoratore non è esposto a particolari rischi di agenti fisici da azione meccanica
In ogni caso deve essere protetto.
Tutto ciò per non dimenticare che esiste sempre il rischio che possa verificarsi un incidente.
Sono perfette, tra le altre occupazioni, per i commessi dei supermercati. E questo non è tutto.
Una scarpa antinfortunistica aiuta a mantenere :
- una corretta postura del corpo,
- previene le tensioni muscolari.
Tuttavia, per avere questa caratteristica , deve essere imbottita nell’area dell’arco del piede.
Quando devono essere usate?
Le scarpe antinfortunistiche devono essere utilizzate in qualsiasi posto di lavoro che comporti un possibile rischio per l’integrità del lavoratore, soprattutto per i piedi.
Ad esempio quando ci sono condizioni meteorologiche avverse come :
- pioggia,
- neve o freddo
- o caldo estremo
una scarpa antinfortunistica specifica è fondamentale.
Sul mercato troviamo diversi modelli pensati anche per proteggere l’operaio dalle alte temperature e consentire a sua volta la traspirazione.
Esistono scarpe antinfortunistiche impermeabili per proteggere l’utilizzatore dal rischio di infiltrazione di :
- liquidi
- o polvere all’interno della calzatura.
Ulteriormente una scarpa antinfortunistica avrà una suola antiscivolo.
Molto utile per prevenire scivolamenti e cadute!
Efficace per prevenire scivolamenti e cadute sulle superfici bagnate, ad esempio!
Non finisce qui.
Una scarpa antinfortunistica con un puntale di sicurezza proteggerà le dita dei piedi dai danni causati da agenti fisici da azione meccanica.
Così come dallo schiacciamento.
Sarà anche una misura di sicurezza contro la penetrazione di oggetti appuntiti.
Invece per proteggere al lavoratore dalle scariche elettriche è un dovere mettersi le calzature antinfortunistiche protettive dielettriche.
Esistono anche la calzatura antistatiche, per prevenire l’accumulo di elettricità statica.
E anche sono disponibili calzature utilizzate per proteggere il collo del piede dai impatti diretti al metatarso.
Insomma ne esistono di tutti i tipi contro tanti rischi specifici.
Normative associate alla scarpa antinfortunistica.
Entriamo meglio nel dettaglio della normativa per le scarpe antinfortunistiche .
Il datore di lavoro in caso di rischi ai piedi ,deve dotare i propri lavoratori di questo tipo di dispositivi di protezione individuale per i piedi.
La protezione deve risultare efficace.
Inoltre la scarpa antinfortunistica deve essere conforme alla legge sulla tutela della salute nei lavoratori e alle direttive europee.
Le certificazioni EN ISO garantiscono la conformità con le caratteristiche e i parametri di qualità e sicurezza delle calzature di sicurezza da lavoro.
Concretamente, le calzature antinfortunistiche devono essere certificate.
Tutto ciò secondo le seguenti norme create dall’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Ecco alcuni esempi di quello che prevede la normativa.
Le normative applicabili alle scarpe considerate antinfortunistiche sono :
- EN ISO 20345:2011.
- Per calzature di sicurezza per uso generale. Tra i requisiti di base e aggiuntivi devono fornire protezione contro rischi meccanici, di scivolamento e termici. Devono inoltre avere un puntale protettivo con una resistenza di 200 joule. Questo è pari all’impatto causato da un peso di 20 kg che cade da un’altezza di 1 metro. È anche essenziale che si comportino ergonomicamente.
- EN ISO 20346:2012. Per calzature protettive. Devono avere un puntale con una resistenza agli urti fino a 100 joule.
- EN ISO 20347:2012. Regola le calzature professionali ovvero le calzature da lavoro. Non prevedono la presenza del puntale ma possono essere completate con funzioni di protezione aggiuntive.
Classificazione della scarpa antinfortunistica.
Esistono dei codici di designazione per catalogare i criteri delle calzature di sicurezza e le loro tipologie:
- SB. Indica che la scarpa soddisfa i criteri base di resistenza e protezione del puntale. La S sta per una scarpa di sicurezza. La B sta per Basic e si riferisce al livello di sicurezza offerto. Presenta un puntale interno di sicurezza resistente a 200 J.
- S1. Soddisfa tutti i requisiti SB. Inoltre, la zona del tallone chiusa, è antistatica (A) e resistente agli idrocarburi (FO). Anche assorbe l’energia nella zona del tallone (E).
- S2. È conforme a tutti gli standard della categoria S1. In più, fornisce resistenza all’acqua e all’assorbimento di liquidi.
- S3. Alle caratteristiche della categoria precedente bisogna aggiungere la resistenza alla perforazione della suola (P). Detta suola presenta tacchetti.
- S4. Valido solo per calzature realizzate interamente in gomma o materiale polimerico. Cioè, questa categoria è riservata agli stivali di gomma. Soddisfa i requisiti della categoria S3. Hanno una protezione della punta di 200 J e proprietà antistatiche. Presentano anche assorbimento di energia nella zona del tallone e resistenza agli idrocarburi.
- S5. Oltre a soddisfare le normative sulle calzature S4, include anche resistenza alla penetrazione della suola e una suola con tacchetti.
Conclusioni.
Infine, non va dimenticato che indipendentemente dal tipo di calzatura antinfortunistica utilizzata, è fondamentale che sia ergonomica e leggera.
Se il lavoratore non è a suo agio con le calzature che indossa, non potrà svolgere la sua attività al 100%.
Infatti ogni persona ha una portabilità della scarpa antinfortunistica diversa.
E’ sempre bene prova la scarpa antinfortunistica prima di ogni acquisto.
Infatti a lungo termine, la salute ne potrebbe risentirne con scarpa inadeguata.
La sicurezza sul lavoro dovrebbe sempre essere prima di tutto.
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