Rischio elettrico: cos’è, come si valuta e la definizione in base alla legge italiana.
Stando a quanto viene riportato dal Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, ovvero il decreto legislativo 81 del 2008, il rischio elettrico è legato al contatto diretto oppure al contatto indiretto con una componente attiva, e che non ha protezione, relativa a un impianto elettrico.
Il rischio elettrico può essere causa di incendio oppure di esplosione che sono strettamente collegati ad una manutenzione scarsa o addirittura pessima oppure all’assenza di perizia nell’utilizzo di impianti e di strumenti vari.
Di conseguenza, è abbastanza facile intuire come si tratti di un rischio potenziale che si riferisce non solo a tutti quegli operatori che hanno a che fare con l’elettricità ma anche alle aziende.
Il riferimento principale è riferito a impiantisti, elettricisti, installatori e addetti alla manutenzione.
Un rischio che, però, va a interessare anche tutti quei lavoratori che operano nei pressi di fonti o impianti elettrici, anche se non hanno compiti operativi su questi ultimi.
Utile ricordare che gli interventi sugli impianti elettrici possono essere effettuati solo da personale qualificato.
Con la norma CEI 11 27 vengono definite non solo gli aspetti abilitativi del personale deputato alle lavorazioni elettriche ma anche supplementari requisiti di sicurezza da adottare nelle lavorazioni elettriche.
Infine ,in generale, ogni impianto deve essere sottoposto a regolare manutenzione della messa a terra DPR 462/01 e denuncia all inail tramite CIVA.
Valutazione dei Rischi Elettrici
La valutazione dei rischi elettrici è il primo passo per la gestione del rischio elettrico in azienda. Questa analisi deve essere effettuata da personale qualificato e deve tener conto di diversi fattori come la natura delle attività svolte, l’ambiente di lavoro, le apparecchiature utilizzate e la formazione dei lavoratori. La valutazione deve essere documentata e aggiornata periodicamente, in modo da poter individuare eventuali nuovi rischi e adottare le misure correttive necessarie.
La valutazione dei rischi elettrici deve essere seguita da un piano di azione che preveda la messa in atto delle misure di prevenzione e protezione individuate. Questo piano deve essere condiviso con tutti i lavoratori e i responsabili della sicurezza, in modo da garantire la piena consapevolezza dei rischi e delle misure adottate.
Misure di Prevenzione e Protezione rischio elettrico
Le misure di prevenzione e protezione sono fondamentali per ridurre il rischio elettrico in azienda. Queste possono includere la manutenzione regolare delle apparecchiature, l’installazione di dispositivi di protezione individuale e collettiva, la segnalazione dei rischi e l’adozione di procedure operative sicure. È importante che queste misure siano costantemente monitorate e aggiornate, in modo da garantire la massima efficacia.
Inoltre, è necessario un controllo periodico degli impianti elettrici e delle attrezzature, per verificare che siano conformi alle normative vigenti e che non presentino difetti o usure che possano compromettere la sicurezza. La formazione del personale è fondamentale per assicurare che tutte le misure di prevenzione e protezione siano correttamente applicate e rispettate.
Il rischio elettrico nel D.Lgs. 81/08.
I lavori elettrici e correlati vengono disciplinati, in prima battuta, dalla Legge numero 46 del 1990, che fa riferimento alle norme per la sicurezza degli impianti.
Il D.M. 37/2008 ha abrogato e sostituito la conformità elettrica dell impianto con riferimento all ex 46/90.
La gestione del rischio elettrico è anche disciplinata dal il Testo Unico per la Sicurezza che ha permesso l’ottenimento di una disciplina più ampia e precisa.
Ha stabilito obblighi in capo al datore di lavoro, i requisiti da rispettare in ambito sicurezza, così come le dure sanzioni che colpiscono tutti quei soggetti che non rispettano quanto previsto dalla Normativa sulla sicurezza sul lavoro.
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Rischio elettrocuzione.
Il rischio elettrico e quindi l’elettricità, può comportare degli effetti particolarmente pericolosi sul corpo umano.
Ad esempio se si dovesse verificarsi un passaggio di corrente attraverso il corpo umano, ecco che si verifica quella che viene chiamata folgorazione oppure elettrocuzione.
Quest’ultima può verificarsi in maniera differente: tramite contatto diretto, contatto indiretto e arco elettrico.
Gli effetti dell’elettrocuzione sul corpo umano sono decisamente pericolosi.
Prima di tutto, consideriamo la tetanizzazione.
Essa comporta una contrazione involontaria dei muscoli dei muscoli che può causare anche ad una paralisi temporanea, ma si tratta di una situazione anche reversibile.
In base all intensità della corrente elettrica il ns corpo può subire una fibrillazione ventricolare.
In questo caso il passaggio di corrente elettrica all interno del nostro corpo può provocare un blocco della respirazione.
Questo avviene dato che che l’elettricità va a compromettere il corretto funzionamento cellulare colpendo anche l’apparato cardiaco.
Il cuore, non funzionando più correttamente nella sua fondamentale attività di pompaggio del sangue verso tutti gli organi ,può dar luogo a morte celebrale.
La morte può avvenire nell’arco di 5-10 minuti se non si interviene correttamente ad esempio tramite una corretta rianimazione cardio polmonare effettuata da addetti al pronto soccorso.
Ecco perchè in aziende vige l obblio ad esempio di effettuare corsi del pronto soccorso.
Infine per effetto joule, il rischio elettrico può provocare bruciature e ustioni, visto che il calore che viene sviluppato da parte dell’elettricità interessa tutti i tessuti del corpo.
Ovviamente l effetto termico avverrà nella zona che si trovava più vicina al contatto con la scarica elettrica
È chiaro che le conseguenze possono essere più o meno gravi in base all’intensità della ”scossa elettrica”.
La valutazione del rischio elettrico e gli obblighi del datore di lavoro.
Per quanto riguarda gli obblighi in capo al datore di lavoro, bisogna evidenziare come la disciplina sia contenuta nell’articolo 80 del Testo Unito per la Sicurezza sul Lavoro.
Quest’ultimo prevede , nel DVR, tutte quelle misure necessarie per fare in modo di garantire adeguata protezione ai lavoratori rispetto a qualsiasi contatto elettrico diretto o indiretto.
Come già detto il rischio elettrico è strettamente legato al rischio incendio.
Si possono generare se avviene un innesco elettrico in determinate condizioni esplosioni ,di incendi , ustioni, fulminazione, sovratensioni oppure altri fattori negativi come i guasti delle apparecchiature.
Per un datore di lavoro, quindi, è fondamentale mettere correttamente in atto tutte queste disposizioni di legge.
Effettuare la valutazione del rischio elettrico è essenziale.
La cura di considerare le fonti di rischio primarie, come ad esempio gli impianti, le condizioni e le tipicità che caratterizzano il luogo di lavoro è di vitale importanza.
Devono essere analizzati da questo punto di vista anche anche le principali peculiarità dei vari processi lavorativi svolti .
Tutto ciò è un obbligo morale non solo di legge.
Le misure di prevenzione e protezione rischio elettrico attive e passive.
Sono sostanzialmente due le tipologie di misure di prevenzione e protezione rispetto ai rischi elettrici, ovvero quelle passive e quelle attive.
Una buona messa a terra costituisce la primaria misura di protezione attiva delle scariche elettriche.
Il differenziale dell’ impianto o salvavita è un dispositivo amperometrico ed è un altro esempio di protezione attiva.
Il differenziale è armato a molla pertanto è necessario interagire periodicamente (ogni mese) con tale dispositivo per controllarne l efficienza.
Per quanto concerne invece le protezioni passive che possiamo evidenziare troviamo :
- L isolamento delle parti elettriche
- La segregazione o applicazione di mezzi fisici che prevede la copertura di parti elettricamente attive, in maniera tale che non sia accessibili, evitando qualsiasi contatto.
Tra le procedure di sicurezza ricordiamo :
- la dotazione di apparecchi CE,
- le garanzie del costruttore
- l’uso di apparecchi omologati,
- la protezione adeguata dei cavi di alimentazione dei diversi apparecchi elettrici
- ecc
Queste sono le basi più indicate per prevenire incidenti sul lavoro.
L’Inail ha predisposto numerose informative e campagne di sensibilizzazione sul rischio elettrico in modo che il datore di lavoro sia in grado di valutare correttamente il rischio.
Tabella di riepilogo
Categoria | Descrizione |
---|
Tipi di Rischi Elettrici |
Shock Elettrico | Contatto con una fonte di energia elettrica causando il passaggio di corrente attraverso il corpo. |
Ustioni Elettriche | Ustioni causate dal calore generato dalla corrente elettrica attraverso i tessuti o dall’arco elettrico. |
Innesco di Incendi | Cortocircuiti, sovraccarichi e surriscaldamenti possono provocare incendi. |
Esplosioni | L’elettricità può innescare atmosfere esplosive in presenza di gas, vapori o polveri combustibili. |
Cadute e Incidenti Secondari | Uno shock elettrico può causare cadute o reazioni improvvise che portano a ulteriori infortuni. |
Misure di Prevenzione e Protezione rischio elettrico |
Isolamento Elettrico | Utilizzo di materiali isolanti per coprire cavi e apparecchiature elettriche, riducendo il rischio di contatto diretto. |
Messa a Terra | Collegamento delle apparecchiature elettriche a terra per disperdere in sicurezza la corrente elettrica in caso di guasto. |
Dispositivi di Protezione | – Interruttori Differenziali (RCD): Interrompono il circuito quando rilevano una perdita di corrente verso terra. <br> – Fusibili e Interruttori Magnetotermici: Proteggono dai sovraccarichi e cortocircuiti interrompendo il circuito in caso di anomalie. |
Segnaletica e Cartellonistica | Utilizzo di segnali di avvertimento per indicare la presenza di pericoli elettrici e aree riservate a personale autorizzato. |
Formazione e Addestramento | Fornitura di formazione adeguata ai lavoratori sull’uso sicuro dell’elettricità, le procedure di emergenza e le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP). |
Manutenzione Regolare | Esecuzione di controlli e manutenzioni periodiche su impianti e apparecchiature elettriche per prevenire guasti e deterioramenti. |
Attrezzature Protettive Personali (PPE) | Utilizzo di guanti isolanti, stivali di sicurezza e altri dispositivi di protezione personale quando si lavora con o vicino a impianti elettrici. |
Normative di Sicurezza rischio elettrico |
Norme CEI | Regolano la progettazione, installazione e manutenzione degli impianti elettrici in Italia. |
OSHA | Fornisce linee guida per la sicurezza elettrica nei luoghi di lavoro negli Stati Uniti. |
IEC | Stabilisce standard internazionali per le tecnologie elettriche ed elettroniche. |
Procedura di Emergenza rischio elettrico |
Interrompere l’Alimentazione | Spegnere l’alimentazione elettrica immediatamente, se possibile. |
Non Toccare la Persona Ferita | Evitare il contatto diretto fino a quando non si è sicuri che non sia più in contatto con la fonte di elettricità. |
Chiamare i Soccorsi | Contattare immediatamente i servizi di emergenza. |
Fornire Primo Soccorso | Iniziare la RCP se la persona non respira o non ha battito cardiaco. |
Trattamento delle Ustioni | Coprire le ustioni con un panno pulito e sterile, evitando di applicare ghiaccio o sostanze oleose. |
Conclusioni
Per ogni approfondimento sulla sicurezza del rischio elettrico siamo a vs disposizione.
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Home » rischio elettrico »Ultimo aggiornamento 2024-12-09 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API